Premio di Poesia “Città di Arenzano” dedicato a Lucia Rodocanachi

Ritorna finalmente ad Arenzano il Premio di Poesia “Città di Arenzano”, con il sostegno dell’Amministrazione Comunale, Assessorato alla Cultura. Arenzano nella Liguria di Sbarbaro, Montale, Barile, sta diventando sempre più un luogo che dà ascolto e dignità alla poesia, ben  radicata nella nostra cittadina.
Senza riandare a Carducci ospite nel 1898 del conte Figoli, che ha dedicato ad Arenzano una poesia (O tra i placidi clivi), ricordiamo che negli anni 35-36 ad Arenzano insegnava Giorgio Caproni, oggi riconosciuto tra i più grandi poeti.
Sul solco di questa tradizione per iniziativa dell’Unitre, Università delle Tre Età, è nato il Premio di Poesia “Città di Arenzano” dedicato a Lucia Rodocanachi, che negli anni ’30, nella sua casa rosa affacciata sul mare di Arenzano, aveva dato vita ad un vero salotto artistico letterario, in cui si ritrovavano poeti della grandezza di Eugenio Montale, Adriano Grande, Angelo Barile e Camillo Sbarbaro. La prima edizione si è svolta nel 2008, trentesimo anniversario della morte di Lucia, l’ultima nel 2019.
Il Premio è un evento importante nel panorama letterario nazionale, come dimostra ogni anno la presenza di RAI 3 e della stampa, che è stato patrocinato dal Comune di Arenzano, dalla Città Metropolitana di Genova, dalla Regione Liguria e dal MIUR perché si propone non solo di far conoscere autori significativi del panorama contemporaneo, ma soprattutto di educare alla poesia.
L’Unitre nel corso dell’anno organizza laboratori di poesia nelle scuole che si concludono con il concorso “Luci a mare”.
La giuria popolare, composta da trenta persone di varia età e professione proclamerà il vincitore dopo l’incontro con i poeti, nella cerimonia conclusiva.
In questi anni ad Arenzano abbiamo letto e ascoltato dal vivo i poeti contemporanei più significativi.
Il prof. Stefano Verdino ha definito Arenzano “Piccola capitale della poesia italiana” non perché si scrivono versi ma perché si leggono poesie e questo è esercizio raro e meritevole.
La poesia è un bene irrinunciabile, anzi necessario, soprattutto in tempi difficili, come i nostri, un argine contro il dilagare della superficialità e l’arroganza di una cultura di massa che allontana l’uomo dal suo essere più profondo e dispone alla violenza «Quando le parole perdono significato, la forza fisica prende il sopravvento», ha scritto Wystan Hugh Auden.

Premio di Poesia Città di Arenzano